LOSTATOBRADO - Ahimè - Vinyl LP
Ritiro disponibile presso la sede Via Sebastiano Serlio, 25/2
Di solito pronto in 2-4 giorni
Ahimè è una reazione istintiva a questa realtà già di per sé molto più surreale di qualsiasi storia immaginata: è un disco che prova a parlare di tutto, ma sarebbe meglio dire che non parla di niente.
Non importa quale significato questo album trasmetta all’ascoltatore, l’importante è che possa essere immagine ancora prima di essere suono. L’andirivieni del mondo, il su e giù del vivere.
Con sguardo lucido e disincantato, a tratti tragicomico, Ahimé racconta la realtà con la sua stessa voce e disegna un paesaggio sonoro stratificato, inquieto ed evocativo, grazie a quella che il gruppo definisce musica elettroacustica post-agricola: un’etichetta-non etichetta che vuole descrivere un sound originale e figlio del suo tempo, che si muove tra elettronica, sperimentazione e cantautorato, attraversato da suggestioni cinematografiche e ricco di campionamenti inediti.
Un amalgama sorprendente e suggestivo frutto di un lungo e meticoloso lavoro, in cui la tradizionale forma canzone si spinge oltre abbracciandone una nuova, inesplorata e libera, in cui riecheggiano le influenze di artisti internazionali come Radiohead, Bjork e Floating Points e italiani come CSI e Iosonouncane, arrivando fino alle colonne sonore di Ennio Morricone o Jerskin Fendrix. Ma Ahimé non si ferma qui, portando oltre la sua spericolata ricerca sonora: ecco quindi che all’impianto strumentale del trio (voci, sintetizzatori e chitarra baritona) si uniscono il suono di uno stormo di oche, il clacson di una Dacia in Islanda, il suono di una tammorra, la voce della mezzosoprano Isabella Gilli, l’ocarina, il Touch Theremin inventato da Gabriele Puddino, richiami da cacciatore e un organo mesotonico del 1551.
Con le sue otto tracce dalla struttura circolare, Ahimè ritrae un mondo allo scompiglio, una caotica messa in scena in cui ognuno sceglie le proprie maschere per recitare le proprie parti. Ecco perché la cover dell’album si ispira al lavoro del Maggio Drammatico dell’Appennino Tosco-Emiliano (la foto infatti ritrae la band e altre persone con i costumi teatrali): una rappresentazione dagli innumerevoli piani di lettura attraverso un teatro di matrice fortemente popolare dove amore, coraggio, guerra, pace, dolore, gioia, potere e perdita vengono cantate e declamate in ogni scena, esemplare metafora di un mondo in cui il tempo passa e le cose cambiano per non cambiare mai.
Scritto, prodotto, registrato da LOSTATOBRADO presso Atra Recording Studio nel 2025.
"Cusna" registrata presso la chiesa di Pieve di Santo Stefano (LU).
Masterizzato da Carl Saff presso Saff Mastering Studio di Chicago (IL).
Elettronica, campionamenti, pianoforte di Lorenzo Marra.
Voce, chitarra baritona, chitarra acustica, elettronica, campionamenti, ocarina, richiami da cacciatore, tromba, kazoo, percussioni di Lorenzo Valdesalici.
Voce, testi, sintetizzatori, campionamenti, batteria, organo, percussioni di Alessio Vanni.
Voce lirica in "Pergole" di Isabella Gilli.
Voce in "Sveno" di Sveno Notari.
Urla in "Ahimè" di Giacomo Parmeggiani.